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Oggi la politica è sempre più social e i social network sono sempre più uno strumento importante di comunicazione politica, così come la figura del social media manager politico.
L’ascesa del MoVimento 5 Stelle prima e di Matteo Salvini poi hanno confermato la centralità di queste piattaforme e tutti i politici, o aspiranti tali, di qualsiasi fazione, hanno iniziato ad utilizzarli in maniera massiccia, ma spesso con scarsi risultati.
Utilizzare questi strumenti in una strategia di comunicazione politica nel modo corretto è fondamentale per parlare e stabilire una relazione efficace con il proprio elettorato.
Per questo ho deciso di descrivere 5 regole [che ho testato nella mia esperienza] per scrivere un post politico efficace e potenzialmente virale.
- Titoli
- Formato
- Timing
- Emozioni
- CTA
TITOLO
È scontato e può sembrare ridondante ma IL TITOLO è fondamentale per qualsiasi tipo di contenuto. È la prima cosa che leggono le persone ed è la cosa su cui prestano maggiore attenzione.
Avete mai sentito parlare dell’F-Pattern?
In uno studio del 2006, che trovi qui, Nielsen Norman Group osservò che il modello di lettura delle pagine Web da parte degli utenti seguiva una sorta di tracciato ad F.
Non entro nel dettaglio della spiegazione perché ci basta sapere quali sono le implicazioni pratiche di questa scoperta:
- Il lettore mostra più attenzione alle prima parte di testo rispetto a tutto il testo successivo.
- La parte di testo che si trova a sinistra è solitamente più attenzionata rispetto alle parole successive sulla stessa riga.
Quindi capiamo bene che dobbiamo cercare di elaborare un titolo efficace e chiaro che ci permette di catturare l’attenzione degli utenti.
FORMATO
È necessario selezionare il formato più adeguato al messaggio che vogliamo trasmettere al nostro pubblico. Nell’ultimo studio di BuzzSumo sono stati analizzati 777 milioni di post su Facebook ed è stato notato come il formato che genera maggiore engagement sulla piattaforma di Mark Zuckerberg è il video.
Mediamente i video ottengono il 59% di coinvolgimento in più rispetto ad altri tipi di post. I video però sono molto per due motivi: fattore tempo e fattore economico. Spesso in politica non si ha tempo e modo, lo dico per esperienza, di fare video di altissima qualità o banalmente non c’è tempo di rifare una registrazione e una bassa qualità potrebbe essere percepita come una mancanza di professionalità.
Quindi ricapitolando, anche se i video sono il formato più performante su Facebook lo scegliamo solo quando: il contenuto della comunicazione è molto lungo e complesso quindi non posso veicolarlo tramite formati statici e quando ho tempo di realizzare un contenuto di qualità.
TIMING
Un social media manager che lavora in ambito politico deve avere senso per la notizia. Pubblicare il contenuto quando una notizia è “calda” è fondamentale.
EMOZIONI
Le emozioni influenzano le nostre decisioni.
Utilizzare una strategia che faccia leva anche sull’emotività e sull’uso delle emozioni potrebbe aumentare la reach del nostro post. Diversi studiosi hanno messo in evidenza di come i processi emotivi delle persone vadano ad influenzare sulla comprensione della politica e sull’interpretazione dei fatti.
Ma quali utilizzare per rendere più efficaci i post? Quelle positive o quelle negative? Rabbia, indignazione paura sono le emozioni solitamente che si utilizzano quando vogliamo attaccare politicamente l’avversario o una delle azioni. Felicità, soddisfazione e stupore invece dobbiamo utilizzarle quando raggiungiamo un risultato!
CTA
Infine si chiude il post con una Call To Action precisa che moduliamo in base all’azione che vogliamo far compiere agli utenti. Anche per la CTA ci sono degli elementi e delle raccomandazioni da seguire:
- Utilizzare un verbo di comando forte;
- Indica un’azione specifica;
- Utilizzare parole che suscitino emozioni forti;
- Dai un motivo valido per cui le persone dovrebbero fare l’azione.
Ecco 5 semplici regole [che ho testato nella mia esperienza] per scrivere un post politico efficace.